C’era una volta una merendina. Una merendina piccolina.
C’era una volta una merendina piccolina piccolina. In un sacchettino ino ino.
C’era una volta una merendina piccolina piccolina in un sacchettino ino ino. Che faceva uno scoppiettino ino ino quando stringevi il suo sacchettino ino ino.
C’era una volta una merendina piccolina piccolina in un sacchettino ino ino che faceva uno scoppiettino ino ino quando stringevi il suo sacchettino ino ino. E se ne mangiavi un po’ più di un pochino, ti veniva il diabetino.
C’era una volta una merendina piccolina piccolina in un sacchettino ino ino che faceva uno scoppiettino ino ino quando stringevi il suo sacchettino ino ino e se ne mangiavi un po’ più di un pochino, ti veniva il diabetino, e se non la morte, una cancrenina ad un ditino, o un abbonamento vitalizio all’amico insulino*.
* licenza poetica.
Conoscete la KINDER BRIOSS? Iniziamo da chi risponderà di no.
Ma che cazzo di infanzia hai avuto? Eh? Cristo!
I tuoi genitori sono degli hippie contrari ai prodotti industriali e ti hanno cresciuto con la crema di tapioca, ceci e altri vegetali, vero? Magari dicendoti “Gianluca! Vieni! E’ pronta la merenda buona buona per il mio amore!”, e poi ti mangiavi questa roba simile ad una via di mezzo fra il liquido seminale di un verro e un incidente aereo, no?
O, chessò, per abbassarti la febbre non usavano la tachipirina perché è sperimentata sugli animali ma infusi di erba gatta e cedro, giusto?
Sai che Bubu, l’antagonista dell’orso Yoghi, che è alto un metro e uno stronzo a quarant’anni suonati non solo avrebbe ucciso dieci coniglietti bianchi con le sue mani, ma si sarebbe risparmiato un sacco di casini se avesse assunto un qualche ormone della crescita sperimentato su cavie da laboratorio?
Sai che Wily il Cojote con una buona dose di Litio Carbonato, Trazodone e Tavor avrebbe abbandonato con serenità l’ipotesi di uccidere uno struzzo anoressico che gli darebbe comunque ben poco sostentamento e altrettanta scarsità di macronutrienti, orientandosi sulle buste di tacchino da un etto che costano 0,99 al’ins?
Ora veniamo a voi, esseri umani con un’infanzia normale.
Sigla!
Andrea ha un sogno: diventare un aviatore.
Magari ce la farà, oppure il suo futuro sarà negli ambienti umidi e plumbei della tossicodipendenza. O magari qualche deficit cognitivo gli impedirà di ricoprire un ruolo che non sia molto più complesso dell’applicare dei timbri sulle fatture di uno studio di commercialisti. Forse sarà un sociopatico che alleva falene e ha un amico immaginario di nome SWEIZER.
Questo a noi NON IMPORTA e di sicuro la KINDER BRIOSS non influirà in questo particolare.
Dati di fatto:
– tutte le mamme che negli anni si sono succedute negli spot delle KINDER BRIOSS sono delle fregne mondiali. Ragazze di ventidue anni che hanno già figli di otto anni che ficcano merendine negli zaini di generazioni di bambini.
– Si vede un telo bianco che si alza dalla KINDER BRIOSS mentre lievita in tempo reale. Ad alzarlo è uno dei SIGNORI CHE FANNO LE KINDER BRIOSS. In camice, e sotto il camice la camicia e la cravatta. Logico.
La KINDER BRIOSS è famosa prima di tutto per il fatto di poter essere scomponibile come un cadavere su di un tavolo autoptico o un comodino Ikea, poi per la sua confezione-detonatore.
Mangiare la KINDER BRIOSS segue (uso il presente perché ancora oggi è un prodotto di largo consumo) un rituale molto preciso, preciso quanto quello di rollare un cannone di hashish o una pera: stringi il sacchetto di plastica trasparente che in pochi istanti emetterà un suono simile a “PEM!” o “POM!”, non so, vedete voi.
Dal suddetto sacchettino sfilerete la vostra KINDER BRIOSS che in un’estremità avrà la larghezza di un bancomat (nel punto in cui avete fatto pressione quando era ancora confezionata), dall’altro il suo spessore originale.
Poi?
Poi la dividerete in tre parti: e qui ognuno fa un po’ quel che gli pare. Io ho sempre iniziato a mangiare le due fette di pan di spagna con le striature marroni, per poi godermi la parte finale con la crema di latte.
A me è sempre piaciuta un sacco, così come adoro la sua cugina KINDER COLAZIONE PIU’.
Ne abbiamo già parlato e lo sottolineo un’altra volta: è difficile che questi prodotti cambino di molto il packaging nel corso degli anni. KINDER BRIOSS non fa eccezione, addirittura c’è una costante quasi paradossale, ovvero la scritta “NOVITA'”.
La novità non sta tanto nel prodotto, ovviamente, ma nella sua morbidezza e nella sua farcitura: ad ogni campagna pubblicitaria ci fanno sapere che è più morbida e che c’è più latte. Considerando che questo prodotto avrà almeno una ventina d’anni ormai, a furia di farlo più morbido, è tranquillamente utilizzabile come tappeto elastico.
C’è più latte ed è più buona, ovvio!
Nutriente?
Hmm, se mia madre mi avesse messo nello zaino SOLO la KINDER BRIOSS, molto probabilmente alle 11, durante l’ora di geografia avrei staccato a morsi la trachea del mio compagno di banco per sottrargli la PIZZETTA CON L’OLIVA NERA CENTRALE™ e sarei finito in qualche riformatorio.
I colori sono o non sono un amore?
Quell’azzurrino PAMPERS, l’arancione (oh, l’arancione!) e il bianco. Una scrittona BRIOSS in corsivo, come potrebbe farla tua nonna nel suo quadernino delle ricette.
Bravi Bravi Bravi, signori KINDER.
E poi “BRIOSS”, non “brioches”. Perché fa più panettiere sotto casa, o macellaio che ti scrive sulla lavagna esposta all’esterno “WRURSTEL IN OFFERTA PAGHI 3 PRENDI 4 E IN PIU’ TI DIAMO ANCHE LA FOCACCIA CALLA CALLA DI NONNO ENZO”.
Sai che sono errori ortografici tremendi! Ma fai un ghigno! E’ roba di casa tua.
E’ roba genuina! C’è il latte! E’ soffice!
Andrea diventerà un aviatore!
Packaging: 4/5
Facilità di preparazione: /
Qualità del prodotto: 4/5
PAGINA FAN, siamo in seicento!
è tornato! è tornato!
Non so per quanto, comunque sì!
In realta’ quando ero piccolo io la Kinder Brioss oltre ad essere la merendina piu’ sfigata era ancora piu’ sbirsolona….
Quindi: quanti anni hai e cosa andava forte quando eri piccolo?
41 sob… andava di moda la Fiesta.. .che mi pare ci fosse anche di diversi gusti… e poi le carmelle di barbapapa’…. ricordo gli yoghurt galbani con colori improbabili… e pure una sorta di nesquik con la pubblicita’ di asterix…
Cmq la kinder brioss all’epoca era quella che poi e’ stata ribattezzata Yogo Brioss
l’ultima che hai linkato la ricordo perfettamente! ero veramente un nano!
Che delusione quando si palesava la yogo brioss al posto della mera brioss… hai ragione! sbriciolava sta maledetta… ma poi… chi cavolo la vuole la marmellata!?
E vai, un anno di silenzio e poi due recensioni in pochi giorni!
A questo punto mi lancio in una richiesta: la pizza surgelata “Big Americans” della Cameo, io ne vado pazzo.
PS: la Kinder Brioss a me non è mai piaciuta molto, mi impasta la bocca e la cremina è stucchevole
è buona, mi piace. Ovviamente se la giudichi come una pizza il giudizio crolla. E’ un’ottima focaccia farcitissima, o una torta salata. Di pizza ha davvero poco.
Infatti a me piace perché non ha nulla della pizza, quindi non posso fare alcun paragone con le pizze “vere” (quelle delle pizzerie, al taglio o fatte in casa); le altre surgelate invece le trovo tutte piuttosto deludenti
hai appena vinto l’internet della giornata
e sono appena tornato dopo un anno di assenza, mapensatè.
Ti amo.
Dopodiché, mia mamma iniziò a darmi la Kinder Brioss all’asilo ma poi passò al più sano e soddisfacente panino con la provola fatto in casa! Che poi mi puzzasse tremendamente l’alito di formaggio era una cosa poco rilevante tra bimbi che si scaccolavano tra i banchi e che si pulivano il moccolo con la manica del grembiule (incrostata a fine giornata).
E’ una cosa che ho sempre invidiato. Mia madre non aveva la pazienza per darmi le merende homemade. C’erano qualche migliaio di lire e qualche panettiere, o, per l’appunto, qualche merendina.
E comunque io la mangiavo intera!
sei la seconda o la terza che lo dice. Sono basito!
Allora: per me c’è sempre stata quella con i cereali, ma sono parenti e il rituale è lo stesso. Io staccavo la parte con le righe, la arrotolavo e la mangiavo in due morsi. La parte centrale la staccavo con la bocca e la mangiavo a piccoli morsetti perchè mi piaceva vedere che si staccava man mano.
La parte finale la accartocciavo gettandola in bocca, esausta.
effettivamente le due parti più sottili le avvolgevo anche io, ho scordato di trascriverlo. credo di aver fatto con la parte centrale anche dei giochi sadicoerotici, tipo togliere la crema raschiandola con un cucchiaio.
secondo me chi la mangiava intera senza sezionarla ha qualche cosa di grave, ma grave eh.
e la crema di mezzo la si raschiava via con gli incisivi, ovvio.
dai un’occhiata alla pagina su facebook. ieri se ne discuteva e non sono pochi quelli che la lasciavano intonsa.
tornato alla grandissima
credo di portare ancora i segni della devastazione che provavo mentre mangiavo la Brioss e osservavo i miei compagni di elementari che si lordavano con la pizzetta tonda rossa del panettiere.
Che ricordi, che risate, grazie, che fame…
Mi vado a mangiare un bel piatto di melanzane alla sicigliana, vah…
Faceva (fa) schifo quasi quanto la “Girella”, ma a noi del “pane e cioccolato” o peggio formaggino, o salame, faceva schiattare di invidia… soprattutto se era pane del giorno prima. Però che storia passare dall’alimentari a prendere pizzette, liquerizie in stringa sfuse…
Che schifo di prodotto…mi ricordo di quanto la esumavo dai meandri del mio zaino a ricreazione, totalmente schiacciata da libri e quaderni che la rendevano una massa informe racchiusa nella plastica…un sacchetto monodose di vomito praticamente… : /
“e mia madre mi avesse messo nello zaino SOLO la KINDER BRIOSS, molto probabilmente alle 11, durante l’ora di geografia avrei staccato a morsi la trachea del mio compagno di banco per sottrargli la PIZZETTA CON L’OLIVA NERA CENTRALE™ e sarei finito in qualche riformatorio.”
Quoto, 100%
mia madre alle elementari,e parliamo di almeno trenta anni fa, mi metteva il pacchettino dei crackers integrali della Misura, praticamente cartone ondulato che veniva regolarmente schiacciato apposta coi piedi dai compagni masculi. e io piangevo piangevo e loro sadici ridevano! ho scoperto che uno di questi compagni stronzetti è diventato capo della guardia di finanza di una città del Nord, quasi quasi lo commento su utube durante una delle sue belle interviste e lo smerdo a livello mondiale! ps la kinder brioss?? mera gomma piuma, ai miei figli non la comprerò neanche sotto tortura!
cmq bello il post
baci
gine
io la mangio ancora ogni volta che torno in patria. non la scoppio (ma mi sa che è solo perché sono una signorina) però faccio l’autopsia e, ovviamente, mangio il pezzo centrale alla fine! mi piace anche la cugina, ma molto meno! è un po’ come il rapporto mimì vs mila. pure mimì lo guardi, ma è mila che ti fa sognare!
Vorrei aggiungere ai pacchetti detonatore delle brioss anche i pacchetti-fionda delle crostatine: in terza elementare ci portarono a teatro e durante lo spettacolo decisi di mangiarmi la crostatina. Tiro come da programma i lembi del pacchetto la mia merenda spicca il volo frantumandosi su una testa ignota qualche fila più avanti. Io deluso resto con la busta squarciata in mano e un pugno di bricioline.
minchia, potrei creare la sezione “aneddoti dei visitatori”.
anche quelli del pancioc fanno pem!
vero!
Era la Kinder Brios quella che con i punti ti regalava la casetta di cartone da mettere in giardino (parliamo di trenta/quaranta anni fa) ?
PS: Bentornato a uno dei blog più divertenti
Oooh, bentornato (parlo proprio io, che c’è il mio blog in un angolo che piange implorandomi di aggiornarlo!)!!! La Kinder Brioss è stata la regina incontrastata dei miei primi intervalli scolastici, detronizzata dai panini del bar solo nel periodo delle superiori; per proseguire la serie di aneddoti a tema: mia zia ha sempre affermato che sia questa che la Kinder Colazione Più sapessero “di lucido da scarpe” (no, non le ho ancora chiesto quante palate di lucido da scarpe avesse ingurgitato nella sua infanzia per poter fare questo bizzarro paragone).
Ancora bentornato, fantastico come sempre.
Macs
SEI TORNATO.
io ti amo.
ma quanto mi ami? (cit)
A me davano la versione povera di questa merendina: la brioss con la marmellata. invidiavo i miei amici con le patatine o la pizza…
Qui si sente carenza di recensioni (e anche un po’ di zuccheri).